C’era da aspettarselo, Xiaomi è riuscita nuovamente nell’impresa di vendere 100.000 smartphone in 1 minuto e 26 secondi.
Ma purtroppo, per quanto ci piacerebbe pensare a 100.000 appassionati felici come bambini di essersi aggiudicato il nuovo gioiello di casa Xiaomi, la realtà è ben diversa.
Tra i maggiori acquirenti di questo primo lotto di Mi3, che vogliamo ricordare non essere compatibile con le reti europee trattandosi del modello TD-CDMI Tegra 4, vi sono commercianti e rivenditori che, cavalcando l’onda dell’interessamento collettivo per questo Smartphone hanno deciso di aumentare del 50% il prezzo di vendita.
Questo significa che, pur avendo pagato sul sito Xiaomi 327$ per il modello da 16GB, sugli store cinesi sono apparsi stock da ben 480$. 160 dollari in più rispetto al prezzo di acquisto.
Possiamo capire la regola secondo la quale “+ richiesta – disponibilità = + prezzo” ma mi pare che a questi livelli siamo esagerando un pochino.
La cosa preoccupante è che se questo è stato fatto per il modello da 16GB compatibile con le sole reti cinesi, cosa succederà quando verrà rilasciato il primo stock dello Xiaomi Mi3 WCDMA Snapdragon 800?
C’è da aspettarsi la stessa scaltra quanto antipatica manovra di sciacallaggio?
Vedremo!